Enzino “O cinese”, questa mattina mi aspettava di buona ora. Quando io arrivo in ambulatorio alle 6,45 è solo per due motivi: anticipare il caos del traffico di Capodimonte e riordinare carte e idee prima di iniziare l‘ambulatorio. Enzino lo si vede saltuariamente, anche se a soli 27 anni ha un’epatite C e un diabete che saltuariamente si ricorda di curare. E’ piccolo, grassottello nel corpo e soprattutto in viso, dove l’adipe da una strana configurazione a fessura degli occhi, per cui il soprannome di “o cinese”.  E’ timido, parla a scatti come se dovesse superare un ostacolo improvviso. Tempo fa, la mia segretaria mi aveva raccontato che lo aveva visto seguirla, in moto, per un lungo tratto dei Colli Aminei, non comprendendo il perché. Con me si era aperto, in seguito, con una frase buttata lì, velocemente e arrossendo.-“ Tenite na bella segretaria”. Questi gli unici affioramenti nella mia mente. Dimenticavo, è tossicodipendente o lo è stato. Su questa domanda, abbassa lo sguardo ed io devo confessare che non l’ho mai visto “fatto”. Stamattina me lo sono sentito alle spalle improvvisamente, mentre salivo le scale dell’ambulatorio.

-“ Avete visto quanto tempo sono mancato. Un anno bell’e buono.”

- “ Sei stato fuori Napoli ?” gli ho chiesto.

Lui, mi ha guardato negli occhi, ha incrociato i polsi a pugni chiusi. Ho intuito la mimica.

-“ E che mi hai combinato Enzino?”-

- “Furto e rapina, dottò, furto e rapina !” Il tono è cambiato, sembrava quasi vantarsi di quello che aveva fatto.

-“Ma che cazzo hai mai combinato, per avere un anno? Ti conveniva ?”  Non rinuncio mai a fare la morale, sarà l’educazione elementare delle suore.

- “ Teneva na moto che me piaceva…”- Sembrava incorrere in una spiegazione plausibile.

Ora, io, al mio posto di lavoro, lui si è seduto davanti a me.

-“Posso prendere una caramella?”- Le tengo per i bambini, ma lui non sa resistere.

-“ Allora Enzino, dimmi perché sei venuto da me?”

Enzino mastica rumorosamente la caramella.

-“ Devo fare una Tac al cervello.”

A queste richieste, che saltano tutto l’operato del medico, in genere mi arrabbio subito. Oggi, non mi è capitato. Sarà stato quel volto adiposo di bimbo, quella caramella che andava in frantumi rumorosamente.

_” Una tac? E perchè mai una tac? “

Enzino era serissimo, mi guardava fisso negli occhi.

- “ Aggia capì, pecchè quando me vene, aggia fa a rapina “-