ANNO XIII - NUMERO 149 - MAGGIO 2011

 

CITAZIONI

AVVIZZIMENTO - Ci sono dei luoghi in cui, per un certo periodo, fioriscono i geni, in seguito torna la mediocrità. Atene fra il 450 e il 350 [a. C.] ospitava figure come Socrate, Platone e Aristotele, poi nulla. L'Italia ha avuto lo splendore el Rinascimento, poi le occupazioni straniere e la decadenza. Alla fine del secolo [Ottocento] a Vienna c'erano Freud, Klimt, Mahler poi il deserto. In Francia negli anni Sessanta e Settanta [del Novecento] Sartre, Simone de Beauvoir, Levy Strauss, Barthes. Oggi non c'è più nessuno come loro. In tutta Europa la cultura sembra avvizzita. [FRANCESCO ALBERONI (2010) sul "Corriere della Sera"]

CONTROCORRENTE - In questo mondo dove tutti si scannano per ficcarsi in, io sono nato out, e out devo restare. [INDRO MONTANELLI (1909 - 2001)]

CUOCO - 'Never trust a skinny cook.' (Mai fidarsi di un cuoco magro) [PROVERBIO AMERICANO] 

COME SCRIVERE BENE:
- Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
- Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
- Esprimiti siccome ti nutri.[UMBERTO ECO (2000), “La Bustina di Minerva”]

GLORIA - La gloria è simile a un cerchio nell'acqua che mai non cessa d'allargarsi, sin quando per l'eccesso del suo stesso  ingrandirsi non si risolva in un nulla. [WILLIAM SHAKESPEARE (1592), “Enrico VI” (Parte prima)]

SILENZIO - Se fossimo trasportati un secolo addietro attraverso la macchina del tempo di “Ritorno al futuro” saremmo probabilmente assordati dal silenzio. [STEFANO PIVATO (2011), “Il secolo del rumore”]

SUPERFLUO - Compra non ciò che ritieni opportuno, ma quello che ti necessita; il superfluo è caro anche a pagarlo un soldo. [CATONE IL CENSORE (234 a.C. - 149 a.C.) cit. in Seneca, “Lettere a Lucilio”]

 


COCKTAIL E TE’

STREGA - La Strega è un liquore che come un filtro d’amore, avrebbe dovuto legare per sempre due persone che lo bevevano. Secondo una leggenda di 700 anni fa, infatti, la bella Bianca Lancia, innamoratasi perdutamente di Federico II di Svevia, preparò un filtro d’amore con 70 erbe raccolte al chiaro di luna, che offrì poi all’imperatore: L’elisir non tardò ad esercitare il suo effetto e Bianca conquistò il suo imperatore. Tuttavia Bianca venne castigata per essere ricorsa alla magia: il figlio nato dalla loro unione morì e la dinastia degli Hohenstaufen si spense. [Giuliana BONOMO (1979), “Bevande, vini e cocktails“, Ed. Curcio]

TOM’S COFFE HOUSE - Caffè acquistato da Thomas Twining nel 1706. Per attirare i clienti incominciò a servire anche tè e vendere tè a peso.  [Graham EDWARDS - Sue EDWARDS (1988), “Drink. Vini, liquori, cocktail e bevande di tutto il mondo”, Ed. Pan]

 


ETIMOLOGIA 

RITROSO [dal latino 'retro' (dietro) e 'vertere‘ (volgere, girare)] (agg. e s. m.) Ritrosi sono coloro che vogliono ogni cosa al contrario degli altri, sì come il vocabolo medesimo dimostra; chè tanto è a dire a ritroso quanto a rovescio. [GIOVANNI DELLA CASA (1558), “Galateo”]



FILOSOFIA DELLA SCIENZA

RAGIONAMENTO - Dimostra la tesi, domandando di una sua premessa vera; confuta la tesi, domandando di una sua conseguenza falsa. VITO COPPA (2011)]

 

GALATEO

TOVAGLIOLO - [Emanuele Filiberto di Savoia] stava con la schiena rigida, ma al tempo stesso era disinvolto. Le mani le teneva chiuse, raccolte. Per guardarmi muoveva la testa, ma le spalle rimanevano ferme e ben diritte. Gli ho chiesto: “Principe, perché sta così? “. E lui un po' sorpreso mi ha risposto: “A tavola, è questa la posizione che deve tenere un gentiluomo: non ce ne sono altre”. E io “Non fa fatica? Non le duole la schiena a stare così dritto?”. E lui: “No, Maria, non più oramai. Quando ero bambino, in Svizzera, i miei istitutori mi hanno insegnato a mangiare in questa posizione mettendomi per anni dei libri sulla testa, che dall'antipasto al dolce non dovevano cadere a terra per nessun motivo (…) nelle famiglie reali è normale, da bambini, imparare a mangiare in quel modo: è una cosa cui, con il tempo, si fa l'abitudine.” La braccia: mangiava senza allargarle mai. “Principe perché tiene le braccia in quel modo?”, gli ho chiesto dopo averlo lungamente osservato. E lui: “Durante il pasto, le braccia devono sempre stare vicino al corpo per evitare di disturbare gli altri commensali e i gomiti, se lo ricordi, non bisogna mai metterli sul tavolo” (…) [Il tovagliolo] “va sempre appoggiato poco sotto il bacino, sulle gambe (…) perché mantenendo la schiena diritta, quello che cade dalla bocca o dalla forchetta finisce direttamente sul tovagliolo, evitando di sporcare il vestito, la camicia o la maglietta (…) Maria, a tavola nulla si tocca con le mani, ameno che non si tratti  di pane” mi  ha detto il principe. “Bisogna usare le posate e i bocconi vanno portati dal piatto sino alla bocca, senza che la testa si chini verso la forchetta. (…) come è facile immaginare, parlare a bocca piena è assolutamente vietato.” [MARIA PERRUSI (2010) su “Dipiù”]

 

LINGERIE

MESSAGGI - Inviare e ricevere messaggi è una caratteristica del mondo contemporaneo. Messaggi di ogni tipo (immagini, parole, strip di fumetti) vengono impressi sulle t-shirt e sugli slip. [ANNA OLIVERIO FERRARIS (2011) su “Psicologia contemporanea”]

 

MALAPROPISMI

RISERVE - Gli indiani d'America che scamparono ai massacri furono messi nelle “conserve”. [GIANMARCO PERBONI (2010), “Perle”]


NAPOLETANISTICA

VRENZOLA - Di per sé la voce 'vrenzola' nel suo significato primo di straccio e poi in quello estensivo di persona, donna mal fatta o mal ridotta  etimologicamente è da ricollegarsi ad una 'brenniciola' → 'bren(ni)ciola' → 'brenciola' diminutivo di un’originaria 'brenna' corrispondente (vedi il Du Cange) ad un basso latino 'breisna' = rozza, vile, senza valore, ma non manca chi fa derivare 'brenna' dall'antico francese 'braine' (giumenta) sterile e quindi priva di valore. [RAFFAELE BRACALE (2011), comunicazione personale]

 

OTTIMISMO

PROIEZIONE - Solo chi riesce a rilassarsi è in grado di creare, e le idee si proiettano nella sua mente come illuminazioni. [CICERONE (106 a.C. - 43 a.C.) cit. in AA.VV., (2004), “Aforismi sull'ottimismo”, Ed. Demetra]

 


PSICOLOGIA

LINGUAGGIO DA LUPI - E' l'espressione coniata da Marshall B. Rosenberg allievo e assistente di Carl Rogers, per definire quella forma distruttiva di comunicazione nella quale ognuno svaluta l'altro. Gli muove accuse e gli attribuisce basse motivazioni. [BIRGIT SCHÖNBERGER (2011) su “Psicologia contemporanea”]