ANNO V - NUMERO 60 - DICEMBRE 2003

CITAZIONI

ALBERO DI NATALE – L’uso di ornare l’abete con candele e nastri colorati (…) risale (…) al cristianissimo Martin Lutero che, tornando da Wittenberg in una gelida e silenziosa notte di Vigilia, vide gli abeti ghiacciati scintillare alla luce della luna e delle stelle e volle ricreare quell’incanto adornando di candeline un abete. L’usanza si radicò nei paesi germanici e scandinavi luterani tra il Cinquecento e il Settecento, per poi passare in Inghilterra con la dinastia degli Hannover. [dal “Corriere della Salute” ]

BOTTONI – L’usanza di mettere i bottoni a destra per gli uomini e a sinistra per le donne è nata nel ‘400. L’idea scaturì presumibilmente dal fatto che i gentiluomini, quasi sempre in viaggio o in guerra, trovavano più veloce e comodo avere i bottoni a destra, mentre le dame dovevano averli a sinistra, per facilitare le cameriere che le aiutavano a vestirsi. Un abito di una dama arrivava ad avere anche 200 bottoni. [AUGUSTO VECCHI (1999), “Storia della biancheria che seduce”, Ed. Di Fraia]

EROI – Una volta ammiravo chi, per qualunque causa, era disposto a morire. Ora ho cambiato idea. Il mio eroe è Bertrand Russell che diceva: “Non morirei mai per le mie opinioni: potrei avere torto”. [VITO COPPA (2003)]

LUNA – Luna che inargenta le cime di questi melograni. [WILLIAM SHAKESPEARE (1595 circa), “Romeo e Giulietta”]

SCIENZIATO – Nel 1833, l’eclettico William Whewell, autore di diversi lavori che spaziano dalla mineralogia all’economia politica, introdusse, per primo, il vocabolo che sanciva la nascita della scienza accademica: scientist. Finiva, con l’introduzione di questo termine, il sogno di costruire un grande sapere unificato ed iniziava la transizione verso un’atomizzata babele di discipline. Il filosofo naturale, che trovava diletto (dilettante) nell’esplorare i segreti della natura, lasciava il posto al nuovo ricercatore specializzato e retribuito per il proprio lavoro. La scienza trovava spazio nelle università e praticarla si avviava a divenire una rispettata professione: era nato lo scienziato. [LUIGI VEROLINO (2003), comunicazione personale]

COCKTAIL E TE'

ACQUA – Le acque migliori sono le più leggere, le peggiori quelle molto calcaree o clorate (come quella che la maggior parte di noi ha a disposizione nella propria casa!). [Autori vari (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori, Ed. Pan]

ACQUAVITE – Termine usato per indicare i distillati ad alta gradazione alcolica (dai 40 ai 70 gradi alcolici) ottenuti dalla fermentazione di vino (Cognac), di vinaccia (Grappa), di orzo (Whisky) di ginepro (Gin), di melassa di canna da zucchero (Rum), di ciliegie (Kirsch), di mele (Calvados), di prugne (Slivovitz). Deriva dal latino Aqua Vitae. [GRAHAM & SUE EDWARDS (1988), “Drink”, Ed. Pan]

ETIMOLOGIA

ZECCHINO D’ORO – Il nome “Zecchino d’Oro” trae le sue origini dalla storia di Pinocchio.  La prima edizione, infatti, aveva come filo conduttore proprio i personaggi ed i luoghi della favola collodiana. Nel corso della serata, spuntò in mezzo allo studio un albero carico di zecchini d’oro, le antiche monete  venete. Un bambino invece di consegnarne una al gatto ed alla volpe, la portò al vincitore della gara canora: nacque “Lo Zecchino d’Oro”. [dal  “Corriere della Sera”(2003)]

FILOSOFIA DELLA SCIENZA 

BUON SENSO – La logica (…) corrompe il buon senso, più che accrescerlo. [CARTESIO, “Principia philosophiae”]

GALATEO

ARANCE – Le arance e i mandarini si sbucciano tenendoli con la mano sinistra e incidendone la buccia prima circolarmente ai due poli e poi longitudinalmente a spicchi. Non ci si diverte a sbucciarli artisticamente facendo spirali e volute con la buccia. La buccia del mandarino non si incide con l’unghia. Le arance possono essere sbucciate con coltello e forchetta, tagliandole dapprima in due in senso orizzontale, e poi in quarti da cui si asporta la polpa con la forchetta dopo averla staccata dalla buccia col coltello. I semi si fanno scivolare sul piatto sempre col sistema della mano davanti alla bocca. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo”, Ed. Sansoni]

LINGERIE E NAPOLETANISTICA

LEVATE ‘A CAMMESELLA

E levate 'o mantesino (...)
E levate 'a vesticciolla (...)
E levate 'o suttanino(...)
E levate stu curzetto (...)
E levate 'a cammesella (...)

[Versi di LUIGI STELLATO - Musica di FRANCESCO MELBER (1875)]

MALAPROPISMI

CAMPIONATO – Gioca al "campionario".
CAPEZZOLO – Mette l’anello sul "capezzo".
CARREFOUR (EX EUROMERCATO) – Stiamo vicini all’ "Eurostar".
CONTROINDICAZIONI – Lasciami leggere le "contrazioni".
PRIORITARIA – L’ha mandata per posta "proletaria".
RUMENA – Quella è "lumera". [raccolti da VITO COPPA]

CANINI – Piange perché sta mettendo i "canili". [raccolto da DARIO BARLETTA]

FISCHIO – Il "dischio" si è rotto.
FOSFORESCENTI – I miei occhiali sono"forforescenti".
GIRASOLI – Mi piacciono i "girosoli". [raccolti da PATRIZIA RICCIO]

NAPOLETANISTICA

PENSIERO - Chi penza troppo, more ampressa. (Chi pensa troppo, muore presto.)

OTTIMISMO

EDONISMO

Mangiamo, beviamo, godiamo: dopo la morte non vi è più diletto alcuno.
(Edamus, bibamus, gaudeamus: post mortem nulla voluptas.)

[Epitaffio di SARDANAPALO, cit. in GIUSEPPE FUMAGALLI, “Chi l’ha detto?”, Ed. Hoepli]

PSICOLOGIA 

RISORSE INTERIORI - Per grandi che siano i vostri problemi e per difficili che siano le situazioni, saranno sempre inferiori alle vostre risorse interiori. [ERIC DE LA PARRA PAZ (2002), “Risveglia la tua eccellenza”, Ed. Essere Felici]

SOGNO – Supponiamo che mi sia successa una cosa molto sgradevole … Se non l’ho assimilata, diventerà un corpo estraneo e formerà un ascesso nell’inconscio; allora psicologicamente, comincia lo stesso processo di suppurazione che accade nel corpo fisico. Avrò dei sogni o, se sono introspettivo, una fantasia in cui mi vedo come un criminale … Se reprimo queste mie fantasie esse formeranno un nuovo focolaio d’infezione, proprio come, nel corpo, una sostanza estranea può causarmi un ascesso … Il sogno è un tentativo di farci assimilare cose non ancora digerite. E’ un tentativo di guarigione. [CARL GUSTAV JUNG, “Analisi dei sogni”]