ANNO VIII - NUMERO 92 – AGOSTO 2006

CITAZIONI

LETTERATURA – Mi sembrò che tutta la storia della letteratura fosse una storia di emozioni comunicate e che la letteratura a questo serviva a farci sapere quello che gli uomini da Omero a Leopardi, da Leopardi a Montale, avevano sentito, patito, amato, desiderato. In altri termini la letteratura era una scienza delle emozioni e ci dava quello che nessun’ altra scienza era in grado di darci perché solo questa scienza poteva mantener viva la nostra umanità e la nostra identità, nel tempo e in un luogo determinato. [RAFFAELE LA CAPRIA (2005) sul “Corriere della Sera”]

MATRIMONIO - Se non fosse per il mio amore per la gentile Desdemona, neppure tutti i tesori dell’oceano m’avrebbero indotto a rinunciare alla mia condizione di uomo libero. [WILLIAM SHAKESPEARE (1605 circa), “Otello”]

COCKTAIL E TE’

BICCHIERE – Regola importante è quella di servirsi di bicchieri con gambo per i cocktails che non contengono ghiaccio (resteranno freschi più a lungo), per gli altri servirsi del tumbler, cilindrico basso e senza gambo, cioè il classico “Old fashioned”, e del tumbler alto l’ “Highball”, con o senza un corto gambo, che si usa per le miscele più allungate. [ROCCO DI FRANCO (1988), “Cocktails e longdrinks”,  Ed. Napoleone]

CAMELIA – La pianta del tè (Camelia sinensis), appartiene alla stessa famiglia dei nostri giardini. È un piccolo albero sempreverde con foglie scure e brillanti: è originario, sembra, dalle foreste di montagna lungo il confine della Birmania e dell’India con la Cina. Allo stato selvatico l’albero è alto circa 10 metri, ma nelle piantagioni è potato di continuo a un’altezza massima di un metro e mezzo, non solo per rendere più agevole la raccolta delle foglie, ma anche per stimolarne la crescita. (…) La pianta produce foglie per almeno cinquant’anni. [NORMAN JILL - GWEN EDMONDS (1989), "Tè e tisane", Ed. De Agostini]

ETIMOLOGIA

ULTIMA THULE – Con questa espressione, il grande Publio Virgilio Marone, autore dell’Eneide, celeberrimo poema che racconta le leggendarie origini di Roma, intendeva alludere all’ultima terra raggiungibile. Thule è, infatti, il luogo mitico citato per la prima volta nei diari di viaggio dell’esploratore greco Pytheas, salpato da Marsiglia verso il 330 a.C. e diretto verso lo sconosciuto Nord. Nei suoi resoconti si può trovare la descrizione di una terra di fuoco e ghiaccio nella quale il sole non tramonta mai, a circa sei giorni di navigazione dall’attuale Regno Unito. Nelle antiche mappe questa terra è mostrata solitamente come un’isola a nord, nord-ovest dell’Inghilterra, ma, attualmente, la teoria più accreditata ritiene che essa debba in realtà identificarsi con Trondheim, in Norvegia. In senso traslato, “tendere all’Ultima Thule” vuol dire ambire ad un ideale superiore, puntare alla perfezione. [LUIGI VEROLINO (2006), comunicazione personale)]

FILOSOFIA DELLA SCIENZA 

NEWTON – Non so come appaio agli occhi del mondo, ma a me sembra di essere un ragazzino che ha giocato sulla spiaggia e si è divertito talvolta a trovare una pietruzza più liscia, una conchiglia più bella del solito, mentre il grande oceano della verità si estendeva inesplorato davanti a me. [ISAC NEWTON cit. in BREWSTER, “Memoirs of Newton”]

GALATEO

LIBRI
In linea di massima: i libri non si chiedono in prestito. Si comprano. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo”, Ed. Sansoni]

Quando si regala un libro non è indispensabile, se il prezzo vi impresso in qualche parte, farlo cancellare o coprirlo: il valore del libro è dato essenzialmente dall’autore e dal testo. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo”, Ed. Sansoni]

LINGERIE

EIFFEL – Per un po’ di tempo si è creduto che l’inventore del reggicalze fosse Gustave Eiffel, l’ingegnere che ha dato il suo nome al più celebre monumento della Parigi moderna. Il reggicalze sarebbe stato disegnato per la prima volta su un angolo di tovaglia, in un ristorante, da un marito che intendeva liberare la moglie dalle torture del busto e delle giarrettiere. Esistono anche documenti (articoli, ritagli d’epoca) che comprovano questo atto di nascita: purtroppo, sono falsi. (...) Perché questa leggenda metropolitana, scaturita dalla fantasia di un umorista, Jaques Lob, e messa in giro negli anni ’60, potè riscuotere tanto credito, al punto che lo stesso autore fu indotto a fabbricare tutta una documentazione fittizia? Evidentemente, perché era verosimile. E’ il fondamento di questa verosimiglianza è l’analogia tra la forma del reggicalze e quello della celebre Torre, soprannominata, non a caso, “Mademoiselle”. (...) Ma ciò che ci colpisce nel reggicalze è principalmente il suo aspetto “architettonico”. Perciò appare verosimile che a concepirlo sia stato un ingegnere. Il reggicalze è una costruzione: a mostrarlo è il suo stesso nome, che è un nome composto, “porte-jarretelles”. Ora, gli elementi di cui si compone il reggicalze sono una cintura stretta e alcuni nastri che terminano con un gancetto. La loro mescolanza, la loro armonia, determinano un’identità enigmatica. [GIOVANNI BOTTIROLI (1995), “Il reggicalze”, Ed. Gribaudo]

MALAPROPISMI

ACCESSORI - Devo cambiare gli “assessori” del bagno.
DISTURBATO - Era così volgare che mi ha veramente “masturbato”.
DOLOSA -  L'incendio sembra essere di origine “dolorosa”. [ANONIMI]

ACQUAFAN – Sono andati all’ “acqua pazza”.
BADANTE - Aveva in casa la “bandana”.
SPIGA - Mi piace la “spigola” di mais.
TRUPPA - Ce ne vuole per muovere la “trippa”. [raccolti da VITO COPPA]

DAY SURGERY - Domani sono prenotato per il “desaggio” (possibile neologismo). (raccolto da GIOVANNI DIOGUARDI)

INTERNISTA – Siete voi l’ “interista”? [raccolto da ANIELLO PISCOPO]

NAPOLETANISTICA

ZARELLARA – La zarellara (anche al maschile: “zarellaro”) vendeva caramelle, lecca lecca, gomme da masticare, giocattolini ed eventualmente di nascosto, sigarette di contrabbando sull’uscio del suo basso. La parola deriva da “zagarella” (striscia scura sul dorso dei cavalli), in napoletano indicante il nastro, la fettuccia di seta, e quindi la merciaia.

OTTIMISMO

APPRENDIMENTO - Ottimisti non si nasce, ma lo si può diventare apprendendo a guardare alla vita in modo da trarre il massimo vantaggio dalle lezioni dell’esperienza, dalla proprie capacità e dalle opportunità dell’ambiente. [GIAN VITTORIO CAPRARA, Presentazione a: MARTIN SELIGMAN (1990), "Imparare l'ottimismo", Ed. Giunti]

PSICOLOGIA

SEGNALI - Nei conflitti del mondo globale vince chi lancia i migliori segnali e meglio interpreta i segnali ricevuti. [da: THOMAS SCELLING, “La strategia del conflitto”]