A Napoli nel Pio Monte della Misericordia è conservato uno dei quadri più belli del mondo: Le Sette opere di Misericordia. Olio su tela (390x260cm) autore, forse superfluo a dirsi, Michelangelo Merisi da Caravaggio. Eseguita nel 1607 su commissione della Chiesa del Pio Monte della Misericordia di Napoli, durante il periodo di permanenza a Napoli dell'Artista, costretto a scappare da Roma per aver ucciso Ranuccio Tomassoni per futili motivi. L'opera doveva mostrare le attività caritatevoli del Pio Monte, ma il genio e l'estro del Maestro ambienta la scena in un vicolo di Napoli del 1600, brulicate di vita e di miseria. In alto la Madonna col Bambino sorretti da angeli e via via tutti i personaggi simboleggianti le opere della Misericordia.

Dar da bere agli assetati: Sansone che si disseta da una mascella d'asino
Ospitare i pellegrini: l'oste che accoglie il pellegrino
Visitare gli infermi e vestire gli ignudi: il giovane (San Martino di Tours) che si toglie il mantello per donarlo all'uomo nudo seduto e si reca verso l'altro con una stampella  
Seppellire i morti: il diacono con la torcia e il becchino che trasporta un cadavere
Visitare i carcerati e dar da mangiare agli affamati: la fanciulla Pero che si reca in carcere di nascosto e nutre il padre Cimone col suo latte.

Questa è l'opera che estasia il visitatore, che fermo osserva l'inconfondibile luce che solo Caravaggio sa dare alle sue opere. Non sembra un caso tale capolavoro, in una città essa stessa un'opera d'arte.