Nel 1938 il matematico napoletano Renato Caccioppoli, alla storica birreria Löwenbräu di piazza Municipio a Napoli, sente un gruppo di fascisti cantare ‘Faccetta nera’. Prende allora il posto del pianista ed intona per sfida la Marsigliese. Quattro anni dopo, nel celeberrimo film con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, c’è una scena in cui uno dei capi della resistenza, Victor Laszlo, interpretato da Victor Henreid, riesce a zittire i gerarchi nazisti ed a sovrapporre al loro inno quello francese. Di qui, la affascinante coincidenza che l’episodio cinematografico si sia ispirato a quello reale: la Marsigliese, a quei tempi, come simbolo di libertà, era più popolare di Torna a Surriento e le probabilità che venisse intonata come sfida ai nazifascisti aumentano, anche se il cognome degli autori della celeberrima canzone napoletana, Giambattista ed Ernesto De Curtis, ha un’assonanza con quello del regista del film, Michael Curtiz, che ci indurrebbe ad illazioni incantevoli.