ANNO XV - NUMERO 179 - NOVEMBRE 2013

CITAZIONI
ITALIANO - La lingua franca non è più il latino ma l’italiano, spesso eccellente poiché tutti, o quasi, i sacerdoti che nella Chiesa raggiungono posti elevati hanno nei loro curricula lauree o, almeno, specializzazioni  negli atenei pontifici romani. Coloro che collezionano motivi di rancore che il nostro Paese dovrebbe nutrire  verso "il Vaticano", dimenticano che è proprio grazie ad esso se il mondo cattolico è il solo in cui l’italiano sia lingua internazionale. [VITTORIO MESSORI (2013) sul “Corriere della Sera”]
SHERLOCK HOLMES - Troverà che la molla è troppo stretta per il suo naso, il che dimostra che quello della donna è largo all'attaccatura. In genere, questo tipo di naso è corto e grosso, ma esistono sufficienti eccezioni a questa regola perché io non possa essere troppo dogmatico e assolutista su questo punto della mia descrizione, Io ho il viso stretto, eppure non riesco a centrare le pupille in questi occhiali. Quindi la signora ha gli occhi molto ravvicinati alla radice del naso. [ARTHUR CONAN DOYLE (1905), “L'avventura degli occhialini d'oro”]

 

COCKTAIL E TE’
SHAKER - Il recipiente in cui si misurano e si agitano, insieme con il ghiaccio, i vari liquori per fare i cocktails, prende il suo nome dall’inglese ‘shake’ che significa scuotimento, termine applicato anche a una danza di ritmo veloce e cadenzato. [LUCIANO IMBRIANI (1990), "Cocktails!", Ed. Acantus]
STORIA DEL TE' - La prima menzione del tè di cui si abbia notizia in Europa, si trova nelle indicazione di un viaggiatore arabo che afferma che, dopo l’anno 879, le maggiori entrate della città di Canton erano dovute alle tasse sul tè e sul sale. Marco Polo parla della destituzione, avvenuta nel 1285 in Cina, di un ministro delle finanze responsabile di un aumento arbitrario delle tasse sul tè. Ma è solo nell’epoca delle grandi scoperte che l’Europa cominciò a sapere qualcosa di più preciso su quanto avveniva nell’Estremo Oriente. Verso la fine del sedicesimo secolo gli olandesi portarono la notizie di una gustosa bevanda che veniva preparata in oriente con le foglie di un arbusto. I viaggiatori Giovan Battista Ramusio (1599), L. Almedia (1576), Maffeno (1588), Tareira (1610) parlano anche loro del tè. Le navi della compagnia olandese delle Indie nel 1610 portarono in Europa il primo tè, che fu poi introdotto nel 1636 in Francia e nel 1638 in Russia. La bevanda orientale giunse nel 1650 in Inghilterra che la giudicò : “Una bevanda eccellente, consigliata da tutti i medici cinesi e che viene chiamata Teha e le altre nazioni chiamano Tay o Tee”. [OKAKURA KAKUZO (1906), “Il libro del tè”, Ed. Sugarco]

 

ETIMOLOGIA
HOSTESS - 'Oste' viene dal latino 'hòspes', 'hòspitis'. […] Da 'hòspes' è venuto anche il nostro 'òspite', che indica, come già indicava in latino, sia il forestiero che viene alloggiato, sia colui che alloggia il forestiero. […] e questo perché nella parola era contenuto un senso di reciprocità di diritti e di doveri tra l'accogliente e l'accolto, che è poi alla base della vera ospitalità, e che li metteva allo stesso livello. […] 'Oste', altro non è dunque se non uno che ospita, sia pure a pagamento. […] Sono andati a tirar fuori gli Inglesi la loro 'hostess', che come sapete è nome piuttosto raffinato indicando ciascuna di quelle belle ragazze, ben selezionate dalla compagnie aeree per la loro intelligenza, finezza di tatto oltre che per particolare venustà fisica, le quali assistono i viaggiatori durante i voli. Non è certo nome di cui abbiano a compiacersi; ché 'hostess', verniciatelo all'inglese quanto volete, è pur sempre l'italiano 'ostessa'. [ALDO GABRIELLI (1977), “Nella foresta del vocabolario”, Ed. Mondadori]

 

FILOSOFIA DELLA SCIENZA E PSICOLOGIA
DETERMINISMO - In campo psichico. Qui non vi è nulla di arbitrario. Si può dimostrare in modo del tutto generale che un secondo corso di pensieri assume immediatamente la determinazione dell'elemento che un primo corso ha lasciato indeterminato. Voglio per esempio farmi venire in mente in modo assolutamente arbitrario un numero: non è possibile: il numero che mi viene in mente è determinato in me, in modo univoco e necessario, da pensieri che possono essere ben lontani dal mio proposito momentaneo. [SIGMUND FREUD (1899), “L'interpretazione dei sogni”, Ed. Boringhieri]

 

GALATEO
ARROGANTI - Nel trattare con persone arroganti occorre saper conservare la massima cortesia, e ciò non certo per umiltà o servilismo ma, al contrario, per contrapporre alla loro maleducazione l'imperturbabile linea della buona educazione che è appunto la cortesia. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo, Ed. Sansoni)]

 

LINGERIE
STRINGIVITA - Lo dice la parola stessa: questo accessorio stringe la vita. Si tratta di una specie di corsetto chiuso da gancetti, che non arriva ai seni, ma si ferma o poco più sotto, quasi a toccare il reggiseno, oppure molto sotto, fino all'altezza dell'ombelico. Nato nel Medioevo, è stato reintrodotto nel dopoguerra dallo stilista Christian Dior, per esaltare la forma a clessidra delle donne; attualmente, è tornato in auge, sull'onda della moda del burlesque. [FRANCESCA TRIPODI (2010), “Lingerie. Piccola guida all'abbigliamento della seduzione”, Ed. Astraea]

 

MALAPROPISMI
CAROTIDE - Ho le placche alla “carota”. [raccolto da NELLO PISCOPO]
FAUST - Mi dà il 'Falstaff' di Goethe? [AA.VV. (2012), “Il barone rampicante e altre irresistibili storie da libreria”, Ed. Sperling & Kupfer]
POLIGAMI - Da noi puoi sposarti una donna sola, ma in Africa molti popoli sono “poligoni”. [ANONIMO]
SCACCIATO - Mi hanno "schiacciato". [raccolto da VITO COPPA (2013)]

 

NAPOLETANISTICA
AZZELLÍ / AZZELLIJÀ - Si tratta di un verbo transitivo dalla doppia morfologia che vale in primis 1. rabbrividire, accapponare e 2. (per estensione semantica) infastidire, tediare, importunare; etimologicamente è dal latino volgare 'anserire' = far la pelle d'oca; questo il percorso morfologico: anserire-anzelire-azzellire (donde poi per allungamento espressivo azzelliare-azzellijà) normale il passaggio ns-nz-zz. [RAFFAELE BRACALE (2013), Comunicazione personale]

 

OTTIMISMO
ESISTENZA - Non saremo mai più così giovani. [WILLIAM SHAKESPEARE (1593), “La bisbetica domata”]