Capafresca
ANNO XVIII - NUMERO 221 - MAGGIO 2017

 

CITAZIONI

AMORE - Per l'amore il corpo non è che un tramite. [KAROL WOJTYLA (1960), “La bottega dell'orefice”]

FELICE - Felice colui che gode piacevolmente del mondo, più felice ancora chi se ne beffa e lo fugge. [VOLTAIRE (1769), Lettera a Mme Du Deffand]

NOBILE - Il nobile francese che salì sul palco leggendo un libro e quando il boia gli toccò la spalla lo chiuse mettendo tra le pagine un tagliacarte per tenere il segno [Raccontato da DJUNA BARNES (1936), in "Nightwood"]

ORECCHIO - Il felice successo di una scherzosa battuta deriva dall’orecchio di chi l’ascolta più che dalla lingua di chi la dice. [WILLIAM SHAKESPEARE (1596), “Pene d’amor perdute”]

SELEZIONE - La selezione è un valore, non una cattiveria. [INDRO MONTANELLI (1909-2001)]

TEMPO - "To choose time is to save time." (Chi sceglie il momento risparmia tempo.) [FRANCESCO BACONE (1625), "Saggi"]

 

COCKTAIL E TÈ

UOMINI - Se il vino, pagano e panteistico, è il frutto di Dio, quando non è il Dio stesso come ci mostrano la leggenda greca ed evangelica, l'alcool satanico e conventuale è il frutto degli uomini. [LUIGI VERONELLI (1963), "I cocktails", Ed. Rizzoli]

EARL GREY - È una tradizionale miscela inglese, formata da tè a foglia lunga provenienti dalla Cina e dall’India del Nord, delicatamente aromatizzata con essenza di bergamotto. Il suo nome deriva da quello dei conti di Grey, che ne avevano ordinato la preparazione per esclusivo uso del casato. Si tratta di un tè piccante rinomato per la fragranza di agrumi, che si adatta ad essere consumato in tutte le ore del giorno. [AA.VV. (1989), "Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?", Ed. Mondadori]

 

ETIMOLOGIA E NAPOLETANISTICA

CASERTA - Si tratta di un adattamento della forma latina (IX sec.) casa(m) irta(m) ‘casa erta’, che alludeva alla posizione impervia del borgo, nucleo originario della città. [Lo ZINGARELLI (Luoghi d'Italia)]

 

FILOSOFIA DELLA SCIENZA

SHERLOCK HOMES - E’ un errore enorme teorizzare a vuoto. Senza accorgersene, si comincia a deformare i fatti per adattarli alle teorie, anziché il viceversa. [ARTHUR CONAN DOYLE (1892), “Uno scandalo in Boemia”]

 

GALATEO

CONDIVISIONE - In una conversazione generale è villano che chi sta parlando si rivolga visibilmente solo ad alcuni, trascurando e ignorando gli altri che pure sono lì in ascolto, quasi che essi fossero al di fuori del suo raggio visivo, e non raccogliendo nemmeno i loro eventuali commenti o osservazioni o obiezioni quasi che disdegnasse il loro parere. Se, mentre si sta conversando, sopravviene qualche altra persona che si aggiunge al gruppo (perché introdottavi ad esempio dai padroni di casa o perché vuole avvicinarsi a qualche suo conoscente), bisogna presto informarla di ciò di cui si sta parlando: il non farlo sarebbe come respingerla implicitamente dal gruppo, e dunque molto scortese. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo, Ed. Sansoni)]

 

LINGERIE

SOLE - Il sole è il grande concorrente delle calze. Una gamba nuda e chiara è bella solo nell'intimità di una camera da letto, nell'oscurità complice di un'alcova, nel contrasto con la biancheria nera, la più seducente e provocante proprio per questo. Alla luce del giorno le gambe nude e indifese rivelano qualunque imperfezione e villosità, ma tutto cambia con l'abbronzatura. Una gamba abbronzata e levigata è una gamba attraente e sprigiona erotismo proprio per la sua dorata nudità. Così il piede nudo e meticolosamente curato dentro un bel sandalo che ne lasci libere le dita dalle unghie smaltate. [PAOLO LOMBARDI - MARIAROSA SCHIAFFINO (1986), "… ma le calze", Ed. Idealibri]

 

MALAPROPISMI

ACQUOLINA - Ho già la colina in bocca.
ANESTESIA - Prima di operarmi mi fanno un’ “autopsia” generale.
[(ANONIMI)]

FALANGHINA - Il vino "fa l'inchino", [Raccolto da VITO COPPA (2017)]

 

OTTIMISMO

PESSIMISTI - Dal test di centinaia di migliaia di persone emerge che un numero sorprendentemente ampio di individui è profondamente pessimista e che un altro ampio numero di persone ha serie e debilitanti tendenze al pessimismo. Mi sono reso conto che non è sempre facile capire se si è pessimisti e che le persone che vivono all'ombra del pessimismo sono molto più numerose di quelle che ne sono consapevoli. I test rilevano tracce di pessimismo nel modo di parlare di individui che mai si qualificherebbero come pessimisti. Dimostrano inoltre che queste tracce sono percepite dagli altri i quali, a loro volta, reagiscono negativamente nei confronti di chi le manifesta. [MARTIN SELIGMAN (1990), "Imparare l'ottimismo", Ed. Giunti]

 

PSICOLOGIA

PSICOTERAPIA - Tempo fa durante un seminario, mi ha avvicinato una donna. Mi ha raccontato che si trovava sull'autobus che esplose a Londra durante l'attentato del 7 luglio, quando vennero presi di mira i mezzi pubblici. [...] Questa donna mi stava di fronte, saltellando nervosamente da un piede all'altro e torcendosi le mani, mentre mi raccontava di essersi trovata proprio su quell'autobus. [...] “Immagina di entrare dentro 'te stessa' in quel ricordo e, mentre lo fai, ti chiedo di rivivere l'intera esperienza al contrario, come se stessi riavvolgendo un nastro. Vedrai le persone che camminano all'indietro, l'autobus che si ricompone dai rottami e comincia ad andare in retromarcia … l'intero filmato mentale dell'evento che va all'indietro. Riavvolgi il filmato, finché non arrivi al momento in cui dovevi ancora salire sull'autobus.” Arrivata a quel punto, le chiesi di fermarsi. Poi le feci ripetere la procedura qualche altra volta, mentre eseguiva le mie istruzioni, canticchiavo una musichetta da circo. “Tatta tara ta ta tattattara”. Ridacchiava. [...] “Ora voglio che tu rimpicciolisca il ricordo di quell'evento tragico, in modo che abbia le dimensioni di un filmato da cellulare”, dissi mentre mettevo una mano a un metro davanti a lei, “grande più o meno così” “Guarda ciò che è successo dentro questo schermo immaginario e fai partire il filmato dall'inizio alla fine, piccolo piccolo e in lontananza”. “Per finire voglio che ti immagini su un autobus, che guardi gli altri personaggi con zaini e borse, e che li vedi tirare fuori penne e libri per studiare.” Immaginò quanto le suggerivo e sorrise. [...] Poi le chiesi di tornare ancora una volta all'immagine che la spaventava. [...] Scosse di nuovo il capo, mi guardò e, facendo spallucce, disse “Sono tranquilla”. [RICHARD BANDLER (2010), “Scelgo la libertà”, Ed. Alessio Roberti]