Capafresca
ANNOXVI - NUMERO 189 - SETTEMBRE 2014
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CITAZIONI

CRAZY HORSE - Quali sono i requisiti per diventare Crazy girl? “Ci sono canoni fisici darispettare, gli stessi fissati dal fondatore Alain Bernardin che aveva elaborato una sua precisaidea di donna: altezza tra 168 e 172 centimetri, seno a coppa di champagne con 21 cm didistanza tra i capezzoli, un busto slanciato garantito dalla proporzione di 13 cm tra ombelico e pube, gambe lunghe due terzi dell’altezza totale. Le forme sono importanti, ma il corpo dev’essere naturale, senza cicatrici da chirurgia estetica, ci controllano. Tutte le ballerine devono avere una formazione di danza classica: con un training di tre mesi ci trasformano”. [GLORIA DI PARMA (2014) sul “Corriere della Sera”]

CONDIZIONI - Montecucoli dice nelle sue memorie che per fare la guerra occorrono tre cose: I. denaro. II. denaro, III. denaro. [VOLTAIRE (1775), “Storia di Jenni”]

SHERLOCK HOLMES - “Ci è stato detto che a bere sono stati tre uomini. Le sembra verosimile?“ “Perché no? C'era stato del vino in ogni bicchiere” “Esatto, ma solo in uno di essi c'era la feccia […] Nella bottiglia ce n'era una gran quantità ed è inconcepibile che nei primi due bicchieri non ce ne fosse affatto e nel terzo invece ce ne fosse tanto. […] I bicchieri usati sono stati solo due e la feccia di entrambi è stata poi versata in un terzo bicchiere per dare la falsa impressione che gli uomini presenti fossero tre. In quel modo la feccia sarebbe nell'ultimo bicchiere, non le sembra? [ARTHUR CONAN DOYLE (1905), “L'avventura di Abbey Grange”]

TRISTEZZA - Ma non sai tu che se il fiume fosse asciutto potrei riempirlo con le mie lacrime? Che se il vento cadesse potrei spinger la nave coi miei sospiri? [WILLIAM SHAKESPEARE (1595), “I due gentiluomini di Verona”]

 

COCKTAIL E TÈ

UNICUM - La storia di 'Unicum' inizia quando il dottor Zwack, medico di corte di Giuseppe II imperatore d’Asburgo e re d’Ungheria scopre la formula di un amaro a cui allora venivano attribuite formidabili proprietà digestive. «Das ist ein UNICUM!», esclama il re quando lo assaggia la prima volta e 'Unicum' diventa il suo nome. [MELANIA GUIDA (2014) su “Bartales”]

TÈ FREDDO - A cent’anni esatti dall’Esposizione universale di St. Louis, ricorre il centenario della leggendaria nascita del tè freddo. Già, fu proprio nella grande fiera americana del 1914 che un giovane inglese, Richard Blechynden, riuscì ad attirare nel suo piccolo stand la folla assetata, dopo che si era sparsa la voce che veniva servito un invitante bicchiere ripieno per metà di cubetti di ghiaccio e per metà di tè nero cingalese. L’avvenimento che fu segnato sul calendario americano come la nascita del tè freddo, in realtà, aveva dei precedenti in Europa e in Russia: dell’abitudine di consumarlo non caldo, ma ghiacciato, parla persino Dostoevskij. […] La prima citazione letteraria del tè freddo viene da 'I Demoni' che Fëdor Michajlovic Dostoevskij ha pubblicato a puntate, nel 1871, e poi in volume, nel 1873. Si tratta un curioso capolavoro dal punto di vista dei fanatici di tè, conterebbe il record di circa 90 riferimenti alla bevanda più amata del mondo [PAOLO MARTINI (2014) su “Sette”]

 

ETIMOLOGIA

VENEZUELA - Si ritiene che il nome Venezuela sia dovuto al navigatore italiano Amerigo Vespucci che navigò sulla costa settentrionale del Sud America insieme ad Alonso de Ojeda nel 1499, nel corso di una spedizione navale esplorativa che raggiunse la costa nord-occidentale del paese, ora nota come Golfo del Venezuela. Arrivati nella odierna Maracàibo, l’equipaggio osservò le costruzioni che gli indigeni avevano eretto su palafitte di legno fuori delle acque, che ricordavano a Vespucci la città italiana di Venezia e lo ispirarono nell’attribuire il nome di Venezziola o Venezuola alla regione. Il termine, che in italiano rinascimentale aveva il significato di piccola Venezia, si trasformò successivamente in spagnolo in Venezuela. Ciononostante, molti anziani veneziani e veneti sono soliti chiamarla con il nome rinascimentale. [LUIGI VEROLINO (2014), Comunicazione personale]

 

FILOSOFIA DELLA SCIENZA

DISTINZIONE - Un' 'ipotesi' non è un 'fatto'. [DENIS DIDEROT (1753), “Dell'interpretazione della natura”]

 

GALATEO

ELOGIO DELL'IPOCRISIA - Ripenso ancora a mio nonno. Una volta, a una cena, lo sentii elogiare la bellezza degli occhi di una donna la cui bruttezza era proverbiale, e vidi quella donna arrossire di piacere. C’è qualcosa di civile, di tenero nella piaggeria. [ALESSANDRO PIPERNO (2014) su “La lettura”]

 

LINGERIE

SOTTOVESTI - La sovrapposizione di più sottovesti si ridusse drasticamente finché non si arrivò a indossarne una soltanto, sotto la gonna, Nate come combinazione di camicia e gonna, le sottovesti iniziavano a trasformarsi in due capi totalmente indipendenti, confermando quella regola della moda secondo la quale tutti gli indumenti combinati tendono prima o poi a dividersi in parti singole. [HUGO MARTINEZ DE LEON (2010), "Storia dell'oscenità", Ed. Odoya]

 

MALAPROPISMI

ALESSANDRIA - È stato anche ad "Alessandra". [Raccolto da GLORIACOPPA(2014)]

CLAUSTROFOBIA - Ho fatto la risonanza ma sono stato malissimo, sai soffro di “gastroscopia”! [(ANONIMO)]

PRIMATI - Volevo il 'Guiness dei privati'. [AA.VV. (2012), “Il barone rampicante e altre irresistibili storie da libreria”, Ed. Sperling & Kupfer]

 

NAPOLETANISTICA

STACCA o SCARDA - In napoletano, una bella donna, in particolare formosa può essere indicata con le voci “stacca” o “scarda”; la voce stacca indica una ragazza bella, alta, formosa e per ampliamento semantico una cavalla che à partorito; la voce stacca deriva al napoletano dall’iberico estaca= palo grosso ed alto piantato in terra; con la voce scarda anzi con l’accrescitivo scardona viene indicata un gran pezzo di donna giovane, bella, alta, formosa fino ad esser procace; etimologicamente scarda è riconducibile al francese écharde: scheggia. [RAFFAELE BRACALE (2014), Comunicazione personale]

 

OTTIMISMO

CREDENZE - Le emozioni e le azioni non discendono direttamente dalle avversità, ma piuttosto da ciò che si crede riguardo ad esse. [MARTIN SELIGMAN (1990), "Imparare l'ottimismo", Ed. Giunti]

 

PSICOLOGIA

SPETTACOLO - C’è uno spettacolo più grandioso del mare, ed è il cielo, c’è uno spettacolo più grandioso del cielo, ed è l’interno di un’anima. [VICTOR HUGO (1862), “I miserabili”]

 

Vito Coppa