[dal giornalino “Capafresca” (1999-2011)]

 

ACQUA - Le acque migliori sono le più leggere, le peggiori quelle molto calcaree o clorate (come quella che la maggior parte di noi ha a disposizione nella propria casa!). [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori, Ed. Pan]

AFA - Inutile smaniare, meglio tenere un atteggiamento ieratico e misurare i movimenti, guai a ballare. Sbagliato bere bibite ghiacciate, fanno sudare di più e possono provocare malesseri, meglio il tè tiepido, l’ho imparato in Giappone. Evitare gli alcolici e scegliere pietanze leggere. [IL PRINCIPE CARLO GIOVANELLI (2003) su "Sette"]

AGGIUNTE - Che cosa vada aggiunto al tè, o servito con il tè. E’ una questione di gusto personale. Lo zucchero, di preferenza in zollette, è di regola in Europa. Lo zucchero candito rafforza le proprietà energetiche del tè e ne esalta il gusto. Chi ama aggiungere latte (all’uso inglese) o panna (all’uso frisone) non dovrà esagerare, altrimenti il tè diventerà tiepido e vischioso. Il limone (all’uso russo) confonde l’aroma del tè, e lo stesso dicasi della “lacrima” di rum che si può tollerare soltanto se si tratta davvero di una minuscola goccia. Chi, anche in fatto di tè, ama l’avventura, può scegliere fra i tè aromatizzati e non avrà che l’imbarazzo della scelta: le varietà sono almeno un centinaio. Superfluo è il pizzico di sale che ogni tanto si sente raccomandare in omaggio a un’antichissima usanza cinese. E si presume infine che pochi abbiano voglia di insaporite il tè con un po’ di cipolla o zenzero, o di renderlo più nutriente con farina, riso o burro, come si usa nel Tibet. Alcuni si astengono da qualsiasi aggiunta e bevono il tè puro, come si usa in Cina. Anche qui, siete liberi di seguire i vostri gusti personali. [RONALD GOOK (1990), “Le più belle ricette con il tè”, Ed. Giunti]

AGHI D’ORO - E’ uno tra i tè più preziosi, proveniente dall’isola Junshan, l’isola del tè, in Cina, al centro del lago Dongting, lungo il corso del Fiume Azzurro. E’ introvabile in Occidente. Deriva da foglioline raccolte esclusivamente su quest’isola di sogno, all’alba. Le foglioline vengono poi accartocciate, a mano da donne e uomini abili ed esperti; si formano così gli “aghi d’oro”. La produzione annua non supera i 20-25 chili, per cui questo tè, una volta riservato all’Imperatore, oggi non si trova in vendita, ma viene riservato agli ospiti illustri della Repubblica Popolare Cinese. Chi ha assaggiato questa bevanda unica al mondo, assicura che il suo aroma delicato e fresco, il sapore “sacro” non si possono più scordare. [AA.VV. (1989), "Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?", Ed. Mondadori]

ARABI - Gli arabi sono soliti mettere nella teiera unitamente al tè (calcolandone sempre un cucchiaino per persona) qualche foglia di menta che conferisce all’infuso un aroma fresco e delicato. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

AROMA - Vi sono apprezzabili differenze di aroma, ad esempio, fra un tè proveniente da una località di montagna come il Darjeeling e un altro tè raccolto in un umido bassopiano come l’Assam. [RONALD GOOK (1990), “Le più belle ricette con il tè”, Ed. Giunti]

 


BEVITORI - Se il caffè è la bevanda d’elezione dei popoli neolatini, il tè è divenuta quella dei popoli di lingua inglese, sempre più diffusa, di lingua russa, di lingue orientali. I più grandi bevitori di tè sono, senza dubbio alcuno, gli Irlandesi: al livello statistico, ogni irlandese beve ogni giorno almeno 4 tazze dell’aromatica bevanda (e’ c’è, quindi, considerati i bambini e gli Irlandesi che il tè non lo possono proprio soffrire, chi ne beve molto di più), con un consumo annuo pro capite di almeno 4 Kg di foglioline. Poco meno ne consumano gli Inglesi (3 tazze al giorno pro capite) ma il consumo annuo si attesta anche intorno ai 4 Kg per persona: è ormai assodato che almeno 98 Inglesi su 100 bevono quotidianamente il tè. Anche Olandesi e Russi sono ottimi bevitori di tè: qui troviamo “solo” 95 bevitori di tè su 100 abitanti. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è dopo l’acqua , la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

 


CAFFEINA - Il tè ha sulle facoltà mentali dell’uomo un effetto stimolante, da attribuirsi soprattutto al suo contenuto di caffeina. Le giovani foglie di tè sono ricche inoltre di polifenoli (tannini), a cui si devono l’aroma e il colore della bevanda. La caffeina venne isolata per la prima volta dai semi del caffè (1820) da Friedliebeb Ferdinand Runge. Nel 1827 il francese Oudry individuò nelle foglie di tè una sostanza, fino a quel momento sconosciuta, che chiamò “teina”. Gerard J. Mulder dimostrò tuttavia nel 1837 che la teina è identica alla caffeina. Durante l’infusione del tè, la caffeina passa relativamente in fretta e quasi completamente nell’acqua, mentre l’aroma e i tannini vi passano più lentamente. Ciò si può osservare soprattutto nell’iscurimento progressivo del colore, ma anche nel gusto amarognolo che il tè assume se le foglie restano troppo a lungo in infusione. Una volta ingerito del tè, si ha una concentrazione di caffeina nel sangue che non si differenzia essenzialmente da quella prodotta dal caffè. Gli effetti della caffeina dopo una tazza di tè variano però notevolmente da quelli osservati dopo una tazza di caffè; ciò è da attribuirsi verosimilmente alle altre sostanze contenute nelle due bevande: i tannini nel tè e i prodotti della torrefazione nel caffè. Delle due bevande, il tè risulta in percentuale il più ricco di caffeina, ma va ricordato che con un’oncia di tè si può preparare una quantità d’infuso assai maggiore che con un’oncia di caffè. Ciò significa che una tazza di tè contiene mediamente solo 0,053 grammi di caffeina, mentre una tazza di caffè ne contiene 0,1 grammi. In confronto alla caffeina del caffè, la caffeina del tè agisce più lentamente e con effetto più prolungato. La seconda interessa il sistema nervoso centrale, mentre la prima interessa principalmente il cuore. Il tè stimola, ma non eccita. [RONALD GOOK (1990), “Le più belle ricette con il tè”, Ed. Giunti]

COLORE - Una delle vostre calze di nylon è irrimediabilmente smagliata e quella sana non si accorda con nessun’altra? Niente paura, preparatevi un tè. Metterete poi a bagno tutte le vostre calze spaiate in quello che vi avanzerà, rimuovendole di tanto in tanto. Una volta ben asciugate, avranno tutte assunto la medesima piacevole sfumatura ambrata. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

CAMELIA - La pianta del tè (Camelia sinensis), appartiene alla stessa famiglia dei nostri giardini. È un piccolo albero sempreverde con foglie scure e brillanti: è originario, sembra, dalle foreste di montagna lungo il confine della Birmania e dell’India con la Cina. Allo stato selvatico l’albero è alto circa 10 metri, ma nelle piantagioni è potato di continuo a un’altezza massima di un metro e mezzo, non solo per rendere più agevole la raccolta delle foglie, ma anche per stimolarne la crescita. (…) La pianta produce foglie per almeno cinquant’anni. [NORMAN JILL - GWEN EDMONDS (1989), "Tè e tisane", Ed. De Agostini]

CARAVAN - Il lungo trasporto per via di terra dalla Cina all’Europa, attraverso i deserti e gli altipiani dell’Asia centrale, si confaceva al tè più del trasporto per mare, nelle umide e soffocanti stive dei velieri da carico. Il tè “di carovana” fu per secoli molto più apprezzato del tè cha arrivava via mare: tramite la Russia grandi quantitativi ne furono venduti ad altri paesi europei. [RONALD GOOK (1990), “Le più belle ricette con il tè”, Ed. Giunti]

CASA DA TE’ - La casa da tè ha per i cinesi la stessa importanza che il pub o il caffè hanno per gli europei. Si può scegliere fra venti diverse qualità di tè. [RONALD GOOK (1990), “Le più belle ricette con il tè”, Ed. Giunti]

CEYLON - Sebbene l’attuale nome del paese sia Sri Lanka, i tè prodotti in quest’isola sono ancora noti come Tè Ceylon. [GRAHAM & SUE EDWARDS (1988), “Drink”, Ed. Pan]

CINA, INDIA, CEYLON - Il tè fu portato in Europa non prima del 1610, epoca in cui gli Olandesi cominciarono ad importarlo dalla Cina. (...) Il tè indiano arrivò in Europa molto tempo dopo cioè nel 1838, mentre quello di Ceylon vi giunse nel 1875. [ISHA MELLOR (1985), "Il piccolo libro del tè", Ed. Siad]

CINESI - I cinesi bevono il tè in tazzine minuscole, usando sempre la medesima teiera di porcellana che, col passare degli anni, aumenta il suo pregio per il deposito di tannino che conferisce al tè un sapore particolarmente apprezzato. A volte, il tè è preparato direttamente nella tazza, lasciando poi depositare sul fondo le foglioline prima sorseggiare molto lentamente. La Cina è probabilmente il paese in cui esiste la maggior varietà di tè, verdi, neri, rossi, oolong, che ora stanno pian piano arrivando anche in Occidente dentro a miriadi di deliziose scatoline di latta di forma, foggia e colore diversi. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

COLORANTE NATURALE - I pizzi possono essere validamente tinti immergendoli in tè caldo. Anche le tendine ingiallite e le calze beneficiano di tale trattamento, che però deve essere ripetuto dopo ogni lavaggio. [ISHA MELLOR (1985), "Il piccolo libro del tè, Ed. Siad]

COLORE - Una delle vostre calze di nylon è irrimediabilmente smagliata e quella sana non si accorda con nessun’altra? Niente paura, preparatevi un tè. Metterete poi a bagno tutte le vostre calze spaiate in quello che vi avanzerà, rimuovendole di tanto in tanto. Una volta ben asciugate, avranno tutte assunto la medesima piacevole sfumatura ambrata. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

CONSUMO - Dopo l’acqua il tè è la bevanda più bevuta nel mondo, con un consumo stimato di 700 miliardi di tazze all’anno. La più economica bevanda è apprezzata per la freschezza, la vivacità, l’aroma. [JACQUES SALLE’ (1987), “Dizionario dei cocktails”, Ed. Gremese]

CUCCHIAINI - I cucchiaini cominciarono ad apparire nel tardo Seicento, quanto più si andava diffondendo l’uso di zuccherare il tè. A quel tempo avevano le stesse dimensioni di quelli da caffè; a partire dal diciottesimo secolo i cucchiaini da tè si fecero leggermente più grandi, e oggi sono quasi raddoppiati rispetto all’inizio. [JANE PETTIGREW (1986), “Dolci e pasticcini per il tè”, Ed. Muzzio]

 


DIETA - Non avendo praticamente calorie, il tè è indicato anche nelle cure dimagranti, naturalmente se bevuto senza aggiunte di latte o di zucchero (sostituibile con un innocente dolcificante dietetico). [RONALD GOOK (1990), “Le più belle ricette con il tè”, Ed. Giunti]

 


EARL GREY - E’ il tè aromatizzato di maggior fama del mondo occidentale; deve il nome al secondo conte di Grey che, nel 1830, ricevette in dono la ricetta originale da un mandarino cinese. E’ una miscela di raffinati tè neri aromatizzati con l’olio di bergamotto. [JILL NORMAN - GWEN EDMONDS (1989), "Tè e tisane", Ed. De Agostini]

 


FOGLIOLINE - Ogni raccoglitrice (la raccolta del tè, delicata e laboriosa, è affidata esclusivamente a personale femminile) deposita in un paniere legato al grembiule le foglioline che man mano strappa dalla pianta. Da ogni rametto vengono prelevate in un primo tempo simultaneamente solo due foglie e una gemma, per ottenere il tè migliore, il ‘pekoe’. Una seconda raccoglitrice preleva poi anche alcune altre foglioline un tè di seconda qualità [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

FOGLIE, FIORI, FRUTTI - L’alberello [del tè] presenta delle foglie che, da giovani, hanno aspetto lanuginoso, poi diventano lisce e lucenti, con margine e seghettatura minuta. I fiori, simili a minuscole roselline, sono bianche e profumatissimi, mentre i frutti sono capsule trilobate. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo”, Ed. Mondadori]

FRANCESI - I Francesi, invece, popolo più latino, preferiscono bere il tè al limone o anche “corretto” con una lacrima di rhum. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo” Ed. Mondadori

 


HABITAT - L’habitat naturale della pianta del tè è quella zona triangolare costituita dal confine India-Birmania ad ovest, da tutta la Cina ad est e dalla Birmania e dalla Tailandia fino al Vietnam, a sud. [ISHA MELLOR (1985), "Il piccolo libro del tè", Ed. Siad]

 


IMPORTAZIONE - La prima menzione del tè di cui si abbia notizia in Europa, si trova nelle indicazione di un viaggiatore arabo che afferma che, dopo l’anno 879, le maggiori entrate della città di Canton erano dovute alle tasse sul tè e sul sale. Marco Polo parla della destituzione, avvenuta nel 1285 in Cina, di un ministro delle finanze responsabile di un aumento arbitrario delle tasse sul tè. Ma è solo nell’epoca delle grandi scoperte che l’Europa cominciò a sapere qualcosa di più preciso su quanto avveniva nell’Estremo Oriente. Verso la fine del sedicesimo secolo gli olandesi portarono la notizie di una gustosa bevanda che veniva preparata in oriente con le foglie di un arbusto. I viaggiatori Giovan Battista Ramusio (1599), L. Almedia (1576), Maffeno (1588), Tareira (1610) parlano anche loro del tè. Le navi della compagnia olandese delle Indie nel 1610 portarono in Europa il primo tè, che fu poi introdotto nel 1636 in Francia e nel 1638 in Russia. La bevanda orientale giunse nel 1650 in Inghilterra. [OKAKURA KAKUZO (1906), “Il libro del tè”, Ed. Sugarco]

INDIANI - Gli indiani si vantano di aver inventato almeno 400 diversi modi di miscelare il tè: lo arricchiscono di chiodi di garofano, semi di anice, zenzero, cannella, buccia d’arancia, cardamomo … Dopo aver scaldato l’acqua, l’indiano vi pone a cuocere una rotellina di zenzero, aggiungendo, appena prima che si alzi la bollitura, il tè e un po’ di zucchero, poi lascia bollire ancora qualche minuto, toglie dal fuoco e beve con l’aggiunta di poco latte. Spessissimo vengono aggiunti petali di fiori, spezie, erbe, in un trionfo di colori e di sapori che solo l’India può dare. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo” Ed. Mondadori]

INFUSIONE FREDDA
- Riempire un boccale di vetro con acqua fredda e aggiungervi 2 o 3 o 4 bustine di tè per ogni litro. Coprite il boccale e riponetelo nel frigorifero per almeno otto ore, oppure un’intera notte. L’uso dell’acqua fredda dà luogo a un infuso color ambra chiaro e impedisce che il gusto di esso diventi acido. Se però usate acqua calda e poi lasciate raffreddare il tè, l’infuso diventa torbido mentre si raffredda, a causa dell’azione della caffeina e delle altre componenti del tè. [da: ISHA MELLOR (1985), "Il piccolo libro del tè"]
- Io preferisco usare il tè Twinings, possibilmente il tipo aromatizzato (limone, pesca, vaniglia, piccoli frutti rossi) oppure il tè Twinings non aromatizzato per aggiungere (al mattino, eliminando le bustine rimaste in infusione) oltre allo zucchero, anche foglioline di menta oppure la sola parte gialla della scorza di limone. [VITO COPPA (2001)]

INGLESI - Gli inglesi, maggiori cultori del tè, lo devono forte, accompagnandolo quasi sempre con poco latte o liscio, per miscele più aromatiche. Quello che, a noi, appare stravagante è che gli Inglesi possiedono un tè diverso per ogni ora del giorno, per il mattino appena alzati, per colazione, per metà mattina, per le cinque del pomeriggio, per la sera … [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?” Ed. Mondadori]

ITALIA - Nel nostro paese il tè fu conosciuto, ma non diffuso, intorno al 1650, ma il suo consumo divenne popolare solamente verso gli ultimi anni del secolo scorso [l’ Ottocento]. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

 


LAPSANG SOUCHONG - Uno dei più noti tè neri cinesi: il caratteristico sapore di affumicato è dovuto a un lento riscaldamento su fuoco di legna. [NORMAN JILL - GWEN EDMONDS (1989), "Tè e tisane", Ed. De Agostini]

LATTE - L’usanza di mettere il latte nel tè nacque in Francia, intorno al 1680, per iniziativa di un gentiluomo di corte che aveva un’amica ammalata cui era stato prescritto di bere latte per sentirsi meglio. Poiché ella odiava il latte, il gentiluomo suggerì che il latte avrebbe potuto essere aggiunto al tè della sua favorita. Un motivo più logico e pratico perché al tè si aggiungesse del latte, versando nella tazza prima quest’ultimo, era la necessità di non danneggiare le preziose tazze di porcellana cinese. Il latte freddo avrebbe impedito che le fragili porcellane si rompessero quando vi veniva versato l’infuso bollente. [ISHA MELLOR (1985), "Il piccolo libro del tè", Ed. Siad]

LAVORATORI DEL TE’ - Gli uomini sono addetti alle fasi dell’essiccazione e alle successive lavorazioni; le donne, le fanciulle, i bambini passano la loro giornata lavorativa protesi per raggiungere anche i rametti più alti, oppure chini per trasportare pesanti cesti ripieni. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

LAVORAZIONE -Tre i diversi tipi di tè: tè verde, tè oolong e tè nero. La varietà di tè nero rappresentano circa il 98% delle esportazioni. Per molto tempo, in occidente, si ritenevano che i vari tè fossero prodotti da piante diverse; invece le caratteristiche dei tre tipi non dipendono dalla pianta, bensì dal metodo di lavorazione delle foglie, effettuato subito dopo la raccolta, quasi sempre nelle stesse piantagioni. [JILL NORMAN -GWEN EDMONDS (1989), “Tè e tisane”]

LEPPET-SO - Il tè non è soltanto una bevanda. In Birmania, in Tailandia e in Cina, le foglie di tè vengono messe sottaceto e mangiate come verdure: è un piatto chiamato leppet-so. [ISHA MELLOR (1985), "Il piccolo libro del tè", Ed. Siad]

LIMONE - Preferisco evitare le fette di limone nel tè, uso adottato dai russi che conobbero il tè grazie ai carovanieri cinesi. [VITO COPPA (2004)]

LIMONE D’AMALFI -Tempo fa, in un piccolo locale di Roma, mi capitò di raccogliere le rimostranze di una turista scandalizzata dal costo esorbitante di una semplice tazza di tè. Quando ne chiese il motivo, le fu candidamente risposto che il sovrapprezzo era dovuto alle fettine di limone che le erano state servite per aromatizzare la bevanda: da un controllo al listino delle consumazioni, risultò infatti che la dicitura esatta era “tè al limone d’Amalfi”. Non so se questo avesse placato il risentimento della gentile consumatrice; è però un dato di fatto che la fragranza del limone tipico amalfitano (lo “sfusato”, come viene chiamato dalla particolare forma allungata e a punta), è ormai ufficialmente riconosciuta, tanto che esso ha meritato il più prestigioso marchio di qualità riservato ali prodotti di consumo alimentare. [GAETANO AFELTRA (2003) sul “Corriere della Sera”]

 


MEDICINA - Prima di diventare una bevanda, il tè era una medicina. [OKAKURA KAKUZO (1906), "Il libro del tè", Ed. Sugarco]

MONDO - Il mondo può essere diviso in Oriente e Occidente a seconda di come viene chiamato questo infuso: in Occidente ricaviamo le denominazione dal nome dialettale ‘ t’e ’, nel mondo orientale dal nome cinese “cha”, (‘chai’): per l’Europa, lo spartiacque si situa ai Balcani; al di qua ovunque vi verrà offerto del tè, ‘tea’, al di là del ‘chai’ … [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

 


OCCASIONE - Verso le quattro del pomeriggio non c’è niente di più rinfrescante e rivitalizzante del tè, e io credo che questa abitudine dovrebbe essere qualcosa di diverso da una tazza preparata di corsa con una bustina. Quando il tempo ce lo concede, può invece trasformarsi in una piacevole occasione sociale, con il tocco di raffinatezza che le conferiscono una bella tovaglia ricamata, i tovaglioli, la porcellana fine e un vaso di fiori posto al centro del tavolo. [JANE PETTIGREW (1986), "Dolci e pasticcini per il tè", Ed. Muzzio]

OLANDESI - L’importazione in Europa di tè iniziò nel XVI secolo. Inizialmente gli Olandesi scambiavano il tè con foglie di salvia di cui esaltavano le virtù salutari. Per una libbra di salvia ne ricevevano due di tè che rivendevano poi a carissimo prezzo in patria. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

OOLONG - E’ un tè a metà strada fra tè verdi e tè neri. Il processo di fermentazione, utilizzato per produrre il tè nero, viene fermato a metà. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

 


PAESI - Il mondo, se lo pensiamo sotto questa luce, è diviso in due grandi gruppi: i paesi del tè e quelli del vino. Inghilterra, Nord Europa, Russia, Cina, Giappone, America sono paesi nei quali la bevanda più gustata, sola o infusa assieme ad altre erbe (come il famosissimo tè alla mente dei paesi di Allah) è senza dubbio il tè che accompagna a volte i pasti, ma più spesso è sorseggiato da solo, isolato come devono esserlo i veri piaceri della vita. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

PANNA - Gli Scozzesi, forse per combattere il clima freddo e umido, aggiungono al tè nero un po’ di panna liquida, come gli Olandesi, per i quali il tè rappresenta una vera propria bevanda nazionale, che però non viene mai consumata liscia. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

PEGGIORE - E’ risaputo in tutto il mondo, e non va certo a nostro merito, che in Italia si beve uno dei peggiori tè del mondo. Preparato a casaccio, in modi diversi, con pressappochismo dei gesti pari solo alla sciattezza della presentazione. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

PEKOE - Tra le foglioline le più pregiate sono quelle in cima al gambo, tenere e ricoperte di peluria: sono lefamose ‘pekoe’ che danno origine al delizioso tè omonimo. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nelmondo?”, Ed. Mondatori]

PESO - Occorrono in media più di 4 Kg di foglioline per produrre poi 1 Kg di tè. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

PIANTA - La pianta del tè appartiene alla famiglia della Camelie (...) Ha delle foglie dure lucide e appuntite, e i suoi fiori, che con la loro forma ricordano quelli del ranuncolo, sono bianche con gli stami dorati. La pianta richiede un terreno acido e un clima caldo e umido, con precipitazioni di piogge annue non inferiori a 50 pollici. E’ una pianta che cresce a diverse altitudini fino a 2100 metri e, a seconda delle varietà può avere vita breve oppure vivere tra i 40 e i 100 anni. [ISHA MELLOR (1985), "Il piccolo libro del tè", Ed. Siad]

POMERIGGIO - Si pensa che l’usanza inglese di prendere un tè nel pomeriggio sia stata introdotta da Anna, la settima duchessa di Bedford. A quei tempi si pranzava abbastanza presto e la cena non veniva servita prima delle otto o delle nove di sera. La duchessa si accorse di essere piuttosto affamata durante il pomeriggio e cominciò a prendere una tazza di tè con un leggero spuntino nella sua stanza, ogni giorno tra le tre e le quattro. Iniziò a invitare gli amici a unirsi a lei e ben presto prendere un tè a metà pomeriggio divenne un passatempo alla moda. Da quel momento fu possibile acquistare eleganti accessori che trasformavano il tè del pomeriggio in un’occasione ancora più speciale: tovaglie di pizzo e ricamate, servizi di tè in argento, oro o finissima porcellana, bricchi per la panna, cucchiaini e coltellini, piatti e vassoi per le torte, vassoi per i sandwich, contenitori con le scatolette da tè e vasi per le miscele, mollette per lo zucchero e graziosi colini. [JANE PETTIGREW (1986), "Dolci e pasticcini per il tè", Ed. Muzzio]

PORCELLANA - Non c’è ombra di dubbio; la teiera deve essere esclusivamente di porcellana. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

PRINCIPIO ATTIVO - Il principio attivo è la caffeina, alcaloide in precedenza chiamato impropriamente teina. Contiene inoltre un olio essenziale che con la caffeina agisce sul sistema nervoso; tannino, quercitrina, acido gallico, acido ossalico, clorofilla, gomma, cera, fluoro, minime quantità di silice e ossido di ferro. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

PROVERBI INGLESI
- Il cammino per il paradiso passa attraverso una teiera.
- Un inglese senza tè è un uovo senza tuorlo.
[AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

PULIZIA - Ricordatevi di non lavare mai la teiere con detersivo o sapone in polvere, perché il loro odore è molto persistente e rovina il tè. Per levare il tannino dovete mettere la teiera a bagno, per un buon numero di ore, in acqua calda nella quale avete disciolto 4 cucchiaini di bicarbonato di sodio. [JANE PETTIGREW (1986), "Dolci e pasticcini per il tè", Ed. Muzzio]

 


RACCOLTO - Il raccolto è affidato, in genere, a donne e ragazze, per il fatto che hanno le dita più agili. Esse colgono le gemme e due delle foglie terminali da ogni ramo, e le ripongono in cesti che portano sulle spalle. Poiché le fitte piantagioni in cui lavorano arrivano fino all’altezza della vita, le raccoglitrici di tè portano un grembiule di plastica per proteggersi il sari. I filari sono a poco più di cinquanta centimetri di distanza l’uno dall’altro, e le piante sono disposte ad intervalli di un metro circa. [ISHA MELLOR (1985), "Il piccolo libro del tè", Ed. Siad]

REGOLE - Esiste un tè buono ed uno cattivo esattamente alla stesso modo in cui vi è della buona o della cattiva pittura, più spesso cattiva, e non esistono ricette sicure per riuscire a preparare un tè perfetto, così come non esistono regole che consentono di produrre un Tiziano o un Sesson. [OKAKURA KAKUZO (1906), “Il libro del tè”, Ed. Sugarco]


SALUTE - Nei primi tempi della sua diffusione in Europa si ebbero accese discussioni intorno agli effetti che il tè poteva avere sulla salute. Famoso è l’esperimento del re svedese Gustavo III [1746-1792] per chiarire una volta per tutte se il tè e il caffè giovassero alla salute. Il re usò come cavie due condannati alla pena capitale, ordinando di dar da bere a uno di essi trenta tazze di tè al giorno e all’altro trenta tazze di caffè al giorno. Due eminenti professori dovevano sovrintendere all’esperimento, che tuttavia prese una piega imprevista. Di lì a poco, infatti, i due professori morirono, uno dopo l’altro e il re venne assassinato. Le due cavie camparono felicemente fino a tarda età. [RONALD GOOK (1990), “Le più belle ricette con il tè”, Ed. Giunti]

SAMOVAR - Il bollitore o ‘samovar’, divenne come nella vicina Persia, indispensabile alla preparazione del tè. Per l’intera giornata l’acqua destinata al tè veniva tenuta calda con i carboni accesi di questo recipiente, spesso artisticamente lavorato e sormontato da una piccola teiera contenente un forte estratto di tè. Chi aveva voglia di ristorarsi, versava un po’ di questo estratto in una tazza o in un bicchiere e vi mesceva acqua dal rubinetto del samovar, fino alla diluizione desiderata. In Russia il tè si gusta in genere, oltre che con zucchero candito e una fettina di limone, anche con conserve dolci. [RONALD GOOK (1990), “Le più belle ricette con il tè”, Ed. Giunti]

SCENTED - Sono i tè il cui profumo viene accentuato e variato mediante l’aggiunta di altri tè dall’aroma particolare o tramite la miscelazione con erbe aromatiche, fiori, spezie (gelsomino, cardamomo, cannella, arancia, rosa, chiodi di garofano). [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

SEGRETO - Una volta un discepolo chiese al Rikyu quale fosse il segreto della Cerimonia e il Maestro rispose: “In estate dovrebbe riuscire a far sentire l’ospite più fresco e in inverno dovrebbe dare più calore. Preparare il carbone e far bollire bene l’acqua, quindi preparare il tè al gusto dell’ospite. Il segreto è tutto qui”. Ma l’allievo deluso perché quanto Rikyu aveva detto non erano altro che i primi ed elementari rudimenti della Cerimonia del tè, chiese ancora: “Ma queste sono cose che già sappiamo”. E Rikyu rispose: “Se quanto dici è vero e sei effettivamente in grado di mettere in pratica quello che hai detto, verrò a prendere una tazza di tè a casa tua e sarò felice di essere tuo ospite.” [OKAKURA KAKUZO (1906), “Il libro del tè”, Ed. Sugarco]

SERVIZIO - Il tè viene versato nella tazza da destra. Se si preferisce, si preleva la tazza davanti a ogni invitato e la si riempie sul tavolo laterale, poi la si rimette davanti all’invitato. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo”, Ed. Sansoni]

SORSEGGIO - Il tè si sorbisce senza rumore, a piccoli sorsi, non mai col cucchiaino che serve solo per rimescolare. Si tiene la tazza per il manico e la si porta alle labbra. Non si inzuppa niente nella tazza. Non si asporta col cucchiaino lo zucchero che rimanesse sul fondo, ma lo si lascia lì. Stando in piedi non si appoggia mai il piattino, ma lo si regge contemporaneamente alla tazza. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo”, Ed. Sansoni]

SOUCHONG -Tè cinese a foglia grande, dal gusto di fumo ottenuto tramite l’essicazione del tè su un fuoco di legna resinosa. [RONALD GOOK (1990), “Le più belle ricette con il tè”, Ed. Giunti]

 


TAZZE
- Le tazze non si portano mai già riempite di tè dalla cucina. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo”, Ed. Sansoni]
- Le prime tazze importate dalla Cina (peraltro tuttora in uso tra i Cinesi) erano minuscole, alte 5 cm e in grado di contenere poco più che qualche sorso di tè. L’idea di aggiungervi un manico venne, dalla caratteristica tazza inglese per il “posset” (latte caldo cagliato con vino, birra e spezie), usata per le bevande calde. Con la crescita dell’industria inglese della ceramica e della porcellana, le tazze da tè vennero prodotte con il manico e gradualmente assunsero dimensioni maggiori. [JANE PETTIGREW (1986), "Dolci e pasticcini per il tè", Ed. Muzzio]
- Per noi il recipiente adatto per bere il tè rimane sempre la tazza di porcellana, leggermente più grande di quella del caffè, ma più piccola del tazzone per il latte, sempre accompagnata dal proprio piattino e con un manico che consenta di impugnarla comodamente senza scottarsi. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

“ TE’ “ - Il nome “tè ” si scrive con l’accento, per esempio: “Gradisci una tazza di tè ?“. Invece, “te “ (senza accento) è un pronome personale, per esempio: “ Vengo con te .”. [VITO COPPA (2009)]

TE’ - Nel dosarlo occorre sapersi regolare in modo che non sia nero come caffè o pallido come camomilla. [FRICHI ARBORIO MELLA (1968), “Il nuovo Galateo”, Ed. Sansoni”]

TE’ AL GELSOMINO - E’ uno dei tè più profumati, infatti le foglie del tè (per lo più nero, raramente verde) vengono mescolate a fiori di gelsomino seccati. In Asia questo tè si beve non zuccherato. Nonostante il suo profumo dolce, il “Tè al gelsomino” ha un sapore fresco e amaro. [GIULIANA BONOMO (1979), “Bevande, vini e cocktails“, Ed. Curcio]

TE’ FREDDO
- Il suo ideatore fu un certo Richard Blechyndel, incaricato di vendere il tè di Ceylon all’Esposizione Universale di St. Louis nel 1904. Ma data la calura estiva, erano pochi i clienti che si lasciavano allettare dalla bevanda bollente: allora egli pensò di offrire tè ghiacciato. E da quel momento i clienti affluirono numerosi, anche perché tutti si accorsero subito di quanto il tè freddo fosse dissetante. [GIULIANA BONOMO (1979), "Bevande, vini e cocktails“, Ed. Curcio]

TEA BREAK - Pausa del Tè. Termine usato per indicare il periodo di intervallo che ci si concede durante il lavoro, per bere una tazza di tè. Generalmente si fa al mattino e al pomeriggio. [GRAHAM EDWARDS - SUE EDWARDS (1988), “Drink. Vini, liquori, cocktail e bevande di tutto il mondo”, Ed. Pan

TEIERA - La teiera va sempre riscaldata facendo girare all’interno un po’ di acqua quasi bollente, che poi va gettata. Si mette allora nella teiera un cucchiaino di foglie di tè per persona, più uno “per la teiera” e si versa sopra l’acqua appena prima che inizi a bollire. [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]

TEINA -Termine spesso usato per indicare la caffeina presente nel tè. [GRAHAM EDWARDS - SUE EDWARDS (1988), “Drink. Vini, liquori, cocktail e bevande di tutto il mondo”, Ed. Pan]

TE’ MAROCCHINO - 90 centilitri di tè appena preparato, alcune gocce di essenza di menta piperita, zucchero a piacere. Far raffreddare rapidamente e servire con ghiaccio tritato e foglie di menta. [GRAHAM EDWARDS - SUE EDWARDS (1988), “Drink. Vini, liquori, cocktail e bevande di tutto il mondo”, Ed. Pan]

TE’ VERDE CON RAMETTO DI MENTA - Questo tè viene servito in Nord-Africa dove è chiamato “Atai-BNana”. Bevuto il più caldo possibile, esso costituisce una bevanda meravigliosamente rinfrescante per le calde giornate estive. Si dice che la presenza di un fiore di gelsomino sul tè significa che la padrona di casa invita l’ospite a passare la notte nella sua casa. [GIULIANA BONOMO (1979), “Bevande, vini e cocktails“, Ed. Curcio]

TOM’S COFFE HOUSE - Caffè acquistato da Thomas Twining nel 1706. Per attirare i clienti incominciò a servire anche tè e vendere tè a peso. [GRAHAM EDWARDS - SUE EDWARDS (1988), “Drink. Vini, liquori, cocktail e bevande di tutto il mondo”, Ed. Pan]

TWININGS - Numerosissime caffetterie inglesi iniziarono a servire anche tè, a offrire ai propri clienti svariate ed esotiche varietà delle aromatiche foglioline, a diffondere quella che di lì a poco sarebbe divenuta una caratteristica inglese universalmente riconosciuta: il raffinato gusto del “te delle cinque”. Una delle prime e più famose caffetterie a lanciarsi in questa nuova moda fu quella di Thomas Twining che, dal 1706 iniziò a proporre ai propri avventori l’infuso di tè, come piacevole e riscaldante bevanda, ma anche come sospensione dell’attività lavorativa e momento socializzante e di discussione, per soli uomini. Solo più tardi, ovviamente, le sale da tè furono aperte alle signore che, anzi, presero l’abitudine di scambiarsi visite inviti per il tè del pomeriggio, facendone a loro volta una delle occasioni più gradite e più diffuse per scambiare quattro chiacchiere manovrare, dietro le quinte e da un osservatorio raffinato e gradevole, le sorti di tanta parte della storia d’Inghilterra [AA.VV. (1989), “Sapevate che il tè da secoli raffinata cerimonia presso quasi tutti i popoli orientali è, dopo l’acqua, la bevanda più consumata nel mondo?”, Ed. Mondadori]