Serata Nobile

Una serata dedicata al generale Umberto Nobile (1885 - 1978) si è tenuta mercoledì 11 febbraio 2004, nell’ambito delle manifestazioni serali organizzate dal SOFTel e collegate alla seconda edizione di Università Porte Aperte. L’aula magna della facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II era piena di gente, attenta agli interventi dei tre relatori: Luigi PASCALE, allievo di Nobile, già Ordinario di Progetto Velivoli, fondatore dell’Istituto Progetto Velivoli e del Dipartimento di Progettazione Aeronautica della Federico II, fondatore della Partenavia e della Tecnam; Carlo BARBIERI, presidente del Comitato Internazionale per la Rievocazione delle Grandi Imprese Aeree e Navali Italiane; Eugenio DE BELLIS, giornalista RAI e Pilota, Presidente Unione Giornalisti Aerospaziali Italiani (UGAI) del Centro - Sud. Io moderavo la serata ed avevo scelto la figura di Nobile per indicare ai ragazzi dell’ultimo anno di scuola superiore una personalità che, durante la sua vita, fosse riuscita ad incarnare, in maniera unica ed irripetibile, i caratteri tipici del buon ingegnere. Umberto Nobile
 
Ritengo, invero, che proprio una sana curiosità verso le materie scientifiche ed un certo spirito di avventura siano le caratteristiche fondamentali che un giovane desideroso di perseguire la strada, irta di difficoltà, degli studi di Ingegneria debba possedere. Alla serata hanno preso parte anche Guido Trombetti, rettore del nostro ateneo, Vincenzo Naso, preside della facoltà di Ingegneria, Luciano De Menna ed Enrico Esposito in rappresentanza del SOFTel, il generale Domini dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, il sindaco di Lauro, altre autorità civili ed accademiche.
Umberto Nobile, infatti, fu ingegnere, costruttore e comandante di aeronavi, nonché esploratore polare. Nacque a Lauro, in provincia di Avellino, il 21 gennaio 1885, morì a Roma il 30 luglio 1978. Fu professore di Costruzioni Aeronautiche, dal 1926 al 1955, nell’Università di Napoli. Assegnato allo Stabilimento militare di Costruzioni Aeronautiche di Roma, ne fu il direttore dal 1919 al 1928. Nei ruoli dell’Aeronautica Italiana, Corpo Ingegneri, raggiunse il grado di Generale. Progettò e costruì nuovi tipi di aeronavi per l’Italia e per l’estero. Oltre che della progettazione di dirigibili, Nobile si occupò di numerose altre questioni aeronautiche: ideò, nel 1918, il primo paracadute italiano, e nel 1922 promosse, con l ‘ingegnere Gianni Caproni, la costruzione del primo aeroplano metallico in Italia. I dirigibili più famosi da lui costruiti furono il NORGE e l’ITALIA. Col NORGE, insieme con Roald Amundsen e Lincoln Ellsworth, attraversò la regione inesplorata tra il Polo Nord e l’Alaska, sorvolando il Polo e scoprendo il mare Polare Artico dopo circa 5300 km di volo ininterrotto dalle isole Spitzberger all’Alaska: con questo volo si apriva la via all’odierna rotta polare. Nel corso della serata è stato mostrato il diario di bordo del NORGE

Con il dirigibile ITALIA, sempre da lui comandato, compì lunghi voli di esplorazione su regioni sconosciute a Nord della Groenlandia, Spitzbergen e Siberia, sorvolando il Polo Nord una seconda volta; durante il ritorno, dopo una lotta di 27 ore contro le tempeste, l’aeronave cadde sfortunatamente sui ghiacci. I naufraghi caduti sul pack sopravvissero per sette settimane nella famosa Tenda Rossa e furono salvati dal rompighiaccio russo Krassin, dopo numerose spedizioni di soccorso organizzate anche da altri paesi che, in una splendida gara di solidarietà, si erano mossi con aeroplani e navi. Un’indagine, disposta dalle autorità italiane dell’epoca, si concluse in senso sfavorevole a Nobile, giudicandolo ingiustamente responsabile per la perdita dell’aeronave; egli, pur essendo fermamente difeso da competenti studiosi e specialisti italiani e stranieri, per protesta, nel 1929, si dimise dall’Aeronautica. Nel 1931 partecipò alla spedizione artica del rompighiaccio russo Malyghin; dal 1932 al 1936 organizzò in Russia la costruzione di dirigibili di tipo italiano. Negli Stati Uniti, dal 1939 al 1942, organizzò e diresse corsi d’ingegneria aeronautica.

Ritornato in Italia, nel 1945 una commissione di specialisti e militari decretò la sua riammissione nei ruoli dell’Aeronautica. Eletto come deputato all’Assemblea Costituente, partecipò attivamente ai lavori di questa dal 1946 al 1948. Chiusa di sua volontà questa parentesi politica, riprese l’attività di professore presso l’università di Napoli, dedicandosi completamente all’aerodinamica.

Ha pubblicato, fra l’altro: In volo alla conquista del segreto polare; L’ITALIA al Polo Nord; La preparazione e i risultati scientifici della spedizione dell’ITALIA; Posso dire la verità; Quello che ho visto nella Russia sovietica; L’umanità al bivio; La tenda rossa; Ali su Polo; La verità in fondo al pozzo; numerosi scritti tecnici, tra cui due volumi di Elementi di aerodinamica del 1954, nei quali, per la prima volta, sono state trattate in modo sistematico le correnti superaerodinamiche, la portanza e la resistenza alle quote che i satelliti artificiali avrebbero raggiunto, ed altri argomenti di aeronautica ed astronautica.

Portano il suo nome il Centro di Documentazione del Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle; il Museo Nobile di Lauro, luogo nativo del Generale; Nobilefjellet, la montagna Nobile, nelle isole Spitzberger (Svalbard), oltre a strade e piazze di numerose città come la Piazza Umberto Nobile a Roma - Fiumicino, l’Umberto Nobile Circle a Anchorage in Alaska.

È, infine, interessante la visita al museo Nobile di Lauro, laddove è possibile visionare diversi cimeli d’epoca.

Luigi Verolino, referente all’Orientamento per la facoltà di Ingegneria.